Napule, sovrannummenata 'a capitale d''o mediterraneo, capoluoco d''a pruvincia omonima e ''a reggione Campania, è na cità 'e circa nu melione 'e abetante e 4.400.000 perzone 'int'â ll'area metropolitana (cuntenente pure zzone d''a pruvincia 'e Caserta, Avellino e Salierno). Napule, 'a terza cità d'Italia ppe ggente, è 'o cchiù gruosso ammazzuccato urbano d''o paese doppo chillo 'e Milano ed è settema 'int' 'a crassifeca d''e aree urbane cchiù pupulose d'Europa. È 'a notà pure ca a Napule risede nu quinto d''a pupulazione reggionale 'ntera e 'int' 'a pruvincia soja cchiù ca 'a mità 'e éssa. ' Come arrivare a napoli

Castel Dell'Ovo

Il Castel dell'Ovo (Castrum Ovi, in latino) è uno dei più antichi della città di Napoli, ed è uno degli elementi che spicca maggiormente nel celebre panorama del Golfo.
Il suo nome deriva da un'antica leggenda secondo la quale il poeta latino Virgilio - che nel medioevo era considerato anche un mago - nascose nelle segrete dell'edificio un uovo che mantenesse in piedi l'intera fortezza. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli.
Il castello sorge sull'isolotto di Megaride (gr. Megaris) che è unito alla terraferma da un sottile istmo e dove sbarcarono i cumani nel VII secolo a.C. per fondare il primo nucleo di Palepoli, la futura Napoli. I primi insediamenti risalgono dunque a quell'epoca. Nel I secolo a.C. sotto i romani vi fu edificata la sontuosa villa di Lucio Licinio Lucullo, che in tempi più oscuri per l'Impero - metà del V secolo - venne fortificata da Valentiniano III e a cui toccò la sorte di ospitare il deposto ultimo Imperatore di Roma, Romolo Augusto, nel 476.
Nel medioevo alla villa ormai in decadenza vennero aggiunti piccoli conventi e centri religiosi, ma l'intero complesso venne raso al suolo intorno al X secolo dagli stessi napoletani per evitare che la fortezza fosse usata dai Saraceni come base per l'invasione della città. Il castello venne ricostruito dai Normanni nel XII secolo, ma in seguito all'edificazione di Castelnuovo (Maschio Angioino) fu usato sempre più raramente. Il re Carlo I d'Angiò spostò infatti a Castelnuovo la corte, limitandosi a trasferire al Castel dell'Ovo il Tribunale della Camera regia e l'Erario di Stato. Gli Aragonesi lo ristrutturarono, e da allora il castello assunse definitivamente la conformazione attuale.
Oggi è liberamente visitabile, e nelle grandi sale si svolgono mostre, convegni e manifestazioni. Alla sua base sorge il cosiddetto "Borgo Marinari", animato da ristoranti e porticcioli.







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