Il particolare che più che ha contribuito alla mitizzazione di questo borghetto è la cosiddetta "Fenestella".
La leggenda narra che il poeta e scrittore napoletano Salvatore di Giacomo, vedendo una piccola finestra sul cui davanzale c'era un garofano, ebbe l'ispirazione per quella che è una delle più celebri canzoni napoletane "'A Marechiaro".
L'Archivio della Canzone Napoletana, testimonia l'esistenza di quasi duecento canzoni classiche dedicate a questa piccola zona di Posillipo o che la nominano, ed un gran numero di poesie.
Tutt'oggi la finestra esiste, e c'è sempre un garofano fresco sul davanzale, nonché è presente una lapide celebrativa in marmo bianco con sopra inciso lo spartito della canzone, con il nome del suo autore (morto nell'aprile del 1934 e sepolto nel Cimitero Monumentale di Poggioreale a Napoli.
Da Marechiaro si può ammirare la vista panoramica dell'intera città di Napoli, del Vesuvio, fino ad arrivare alla Penisola Sorrentina e all'isola di Capri che compare esattamente di fronte alla tipica spiaggetta del borgo.

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