Si segnala, tra le principali opere d'arte del Duomo, la splendida Cappella del Tesoro (o di San Gennaro), con gli affreschi di Domenichino e Giovanni Lanfranco(a cui si deve l'affresco del Paradiso a gradoni sulla cupola), pale d'altare di Domenichino, Massimo Stanzione, Jusepe de Ribera (detto Lo Spagnoletto), il ricchissimo altar maggiore di Francesco Solimena, la cancellata bronzea di Cosimo Fanzago e una profusione di statue, candelabri, reliquiari (tra cui quello di San Gennaro, di orafi francesi del XIV secolo).
Altre opere: la cripta (Succorpo), opera del lombardo Tommaso Malvito, di impianto bramantesco, una Assunta di Pietro Perugino, e diversi dipinti e affreschi del XIV secolo, tra cui quelli della ricca cappella Minutolo ricordata nel Decameron di Boccaccio). A Santa Restituta, ridecorata nel XVIII secolo, si segnalano la cappella di Santa Maria del Principio, con un mosaico di Lello da Orvieto, alcuni rilievi medievali e il battistero paleocristiano, con un ciclo di musivo del IV secolo.
La cappella maggiore:
La cappella maggiore del Duomo fu anch'essa rifatta nel XVIII secolo dall'architetto senese (ma di scuola romana) Paolo Posi; la parete di fondo mostra uno spettacolare rilievo barocco con l'Assunta, di Pietro Bracci (un artista che aveva lavorato all'impianto scultoreo della Fontana di Trevi) ed è ispirata al berniniano altare della cattedra nella Basilica di San Pietro in Vaticano.
La facciata:
L'attuale facciata fu rifatta da Enrico Alvino alla fine dell'Ottocento, ma conserva il portale Quattrocentesco, di Antonio Baboccio, che riutilizzò alcune sculture di Tino da Camaino.
Accanto al Duomo, il Palazzo Arcivescovile è sede dell'Arcidiocesi di Napoli, attualmente guidata dal cardinale Crescenzio Sepe.
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